Salve a tutti,

I prezzi alla produzione USA di novembre rallentano meno del previsto: +7,4% da +8,1% di ottobre, stime +7,2%. Il dato core, quello meno volatile che viene calcolato al netto di alimentari e energia risulta +6,20% da +6,8%, stime +5,9%. 

Il clima di fiducia negli Stati Uniti resta elevato secondo gli indicatori elaborati dall’Università del Michigan, tutti in crescita per il mese di dicembre e superiori alle aspettative.  

 Il governo britannico presenta una delle più grandi revisioni della regolamentazione finanziaria
“da oltre trent’anni” per superare la normativa europea che “soffoca la crescita”, ridurre la burocrazia e rilanciare la crescita. Il pacchetto di 30 misure, chiamate ‘riforme di Edimburgo’, punta in primo luogo a ridurre le regole che hanno costretto le banche a separare legalmente il retail banking dalle operazioni di investimento più rischiose. Questi vincoli sono stati introdotti dopo la crisi finanziaria del 2008. 

In questo bailamme di notizie ricordiamo che il dato dell’inflazione Usa non ha soddisfatto gli investitori che temono ancora una volta l’azione della Fed proprio per contrastare la salita dei prezzi, paura che ha fatto chiudere in negativo Wall Street. E il Ftsemib? Tende ad allontanarsi dal cruciale livello/resistenza pluriennale dei 25.000 ma mantiene una intonazione di fondo rialzista, possibile ancora una fase di consolidamento e riaccumulo a livelli più bassi, anche se si attende il famoso “rally di Natale”.

Vediamo alcune opportunità di trading in Borsa Italiana con l’aiuto dell’ analisi tecnica:

Ricordo che è disponibile in libreria e sugli store digitali il libro “Io speriamo che la Borsa sale“, scritto con Manuela Donghi per Mursia Editore.