Borse ed elezioni
Salve a tutti,
Trump o Harris? Spesso si ritiene che, nel periodo che precede il giorno del voto, sussistono delle correlazioni tra i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi e l’andamento dei mercati azionari.
La nostra analisi quantitativa dei dati storici conferma che le relazioni, di fatto, esistono. Ad esempio, i rendimenti medi dell’S&P 500 sono stati leggermente inferiori negli anni delle elezioni presidenziali rispetto agli altri anni. Anche la volatilità sui mercati è stata mediamente più bassa in molti dei periodi in cui si sono svolte le elezioni presidenziali e attorno ad essi. Il mantenimento della presidenza da parte del partito in carica sembra altresì aver influenzato l’andamento della volatilità sui mercati.
Ecco un resoconto dell’andamento dell’indice S&P 500 negli anni delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti a partire dal 1900:
Andamento dell’S&P 500 durante gli anni elettorali
Dal 1900 al 2020, l’indice S&P 500 ha mostrato variazioni significative nei suoi rendimenti annuali durante gli anni delle elezioni presidenziali. La volatilità in questi anni è spesso influenzata dalle incertezze politiche e dalle aspettative degli investitori riguardo ai risultati delle elezioni.
Andamento dell’S&P 500 durante gli anni elettorali
Dal 1900 al 2020, l’indice S&P 500 ha mostrato variazioni significative nei suoi rendimenti annuali durante gli anni delle elezioni presidenziali. La volatilità in questi anni è spesso influenzata dalle incertezze politiche e dalle aspettative degli investitori riguardo ai risultati delle elezioni.
Grafico dei rendimenti annuali dell’S&P 500 negli anni elettorali
Il grafico sopra mostra i rendimenti annuali dell’S&P 500 negli anni delle elezioni. Si può notare come in alcuni anni i rendimenti siano stati particolarmente positivi, mentre in altri negativi, riflettendo le condizioni economiche e politiche del tempo.
Considerazioni sull’andamento futuro in base ai candidati
Le aspettative del mercato spesso differiscono a seconda del partito vincente:
- Vittoria di un candidato Repubblicano:
- Comparti beneficiari: Storicamente, settori come l’energia (soprattutto il petrolio e il gas), la difesa e le grandi imprese industriali tendono a beneficiare dalle politiche repubblicane che spesso includono tagli alle tasse, deregolamentazione e incentivi per le grandi imprese.
- Aspettative di mercato: Gli investitori potrebbero aspettarsi politiche pro-business, che possono sostenere i prezzi delle azioni, soprattutto nei settori che beneficiano di una regolamentazione meno stringente.
- Vittoria di un candidato Democratico:
- Comparti beneficiari: Settori come la tecnologia verde, l’assistenza sanitaria (in particolare le biotecnologie) e le energie rinnovabili possono vedere un impulso positivo, grazie a politiche favorevoli alle energie pulite e alla regolamentazione del settore sanitario.
- Aspettative di mercato: Anche se c’è spesso una maggiore preoccupazione per un aumento della regolamentazione e delle tasse, i mercati possono anche vedere opportunità in nuovi settori emergenti promossi dalle politiche democratiche.
Conclusioni
Storicamente, non esiste una regola fissa su come l’S&P 500 reagisce a un presidente repubblicano o democratico. Tuttavia, l’analisi settoriale suggerisce che le politiche proposte dai candidati influenzano notevolmente la performance dei settori specifici. È essenziale che gli investitori monitorino attentamente le politiche promesse durante la campagna elettorale per fare previsioni informate.
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Buon trading!




