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Moody’s vs Trump.

Il 17 maggio 2025, l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il debito sovrano degli Stati Uniti da AAA a Aa1, rimuovendo così l’ultima valutazione di credito “tripla A” rimasta tra le tre principali agenzie di rating.


📉 Le motivazioni del declassamento

Moody’s ha giustificato la sua decisione evidenziando:

  • Deficit di bilancio persistenti: Il deficit federale annuale si aggira intorno ai 2.000 miliardi di dollari, con proiezioni che indicano un aumento fino al 9% del PIL entro il 2035.
  • Crescita del debito pubblico: Si prevede che il debito nazionale raggiunga il 134% del PIL entro il 2035.
  • Aumento dei costi di interesse: Entro il 2035, si stima che il 30% delle entrate federali sarà destinato al pagamento degli interessi sul debito.
  • Mancanza di riforme fiscali: Moody’s ha criticato l’assenza di misure concrete da parte delle amministrazioni e del Congresso per affrontare la crescente spesa e i tagli fiscali.

📊 Reazioni dei mercati finanziari

Nonostante il declassamento, l’impatto immediato sui mercati è stato contenuto:
– Mercati azionari: I futures del Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq hanno registrato lievi cali, ma gli indici principali hanno mantenuto una tendenza rialzista, sostenuti da ottimismo economico e investimenti nell’IA.

  • Titoli di Stato: I rendimenti dei Treasury a 10 anni sono aumentati, avvicinandosi al 4,25%, riflettendo le preoccupazioni per le esigenze di finanziamento del governo.
  • Investitori istituzionali: La maggior parte degli investitori istituzionali non ha modificato significativamente le proprie posizioni, considerando il downgrade come già incorporato nei prezzi.

🔮 Implicazioni a lungo termine

Sebbene l’effetto immediato sia stato limitato, il declassamento potrebbe avere conseguenze nel lungo periodo:

  • Aumento dei costi di finanziamento: Il governo potrebbe affrontare tassi di interesse più elevati per finanziare il debito, influenzando anche i tassi per imprese e consumatori.
  • Percezione internazionale: La perdita del rating AAA potrebbe minare la fiducia degli investitori internazionali nella solidità fiscale degli Stati Uniti.
  • Pressioni politiche: Il downgrade ha accentuato le divisioni politiche, con alcuni membri del Congresso che lo interpretano come un segnale per adottare misure fiscali più restrittive.

🧭 Conclusione

Il declassamento del debito statunitense da parte di Moody’s rappresenta un campanello d’allarme riguardo alla sostenibilità fiscale degli Stati Uniti. Sebbene l’impatto immediato sui mercati sia stato moderato, le implicazioni a lungo termine potrebbero essere significative, soprattutto se non verranno adottate misure correttive.

I declassamenti del rating del debito sovrano degli Stati Uniti da parte delle principali agenzie di rating hanno avuto impatti variabili sui mercati finanziari, a seconda del contesto economico e della percezione degli investitori. Ecco una panoramica degli effetti osservati in occasione dei declassamenti da parte di Standard & Poor’s nel 2011, Fitch nel 2023 e Moody’s nel 2025.


📉 Declassamento di Standard & Poor’s (2011)

Nel 2011, Standard & Poor’s ha declassato il rating del debito statunitense da AAA a AA+, segnando la prima volta nella storia che gli Stati Uniti perdevano la loro tripla A. Questo evento ha avuto un impatto significativo sui mercati:

  • Mercati azionari: Il 5 agosto 2011, il Dow Jones Industrial Average ha perso 634,76 punti (-5,55%), registrando la sesta maggiore perdita in punti della sua storia fino a quel momento.
  • Mercati globali: Le borse asiatiche e europee hanno subito forti cali, con l’Hang Seng di Hong Kong in calo del 4% e il Nikkei 225 giapponese in calo dell’1,3%.
  • Mercati obbligazionari: Nonostante il declassamento, i titoli del Tesoro statunitensi hanno visto un aumento della domanda, con i rendimenti che sono scesi, indicando una fuga verso la sicurezza.

📉 Declassamento di Fitch (2023)
Nel 2023, Fitch ha seguito l’esempio di S&P, declassando il rating degli Stati Uniti da AAA a AA+. Le motivazioni includevano il deterioramento fiscale previsto nei successivi tre anni e le ripetute crisi politiche sul tetto del debito.

  • Mercati azionari: I principali indici statunitensi hanno aperto in calo, con il Nasdaq in calo dell’1,86%, l’S&P 500 dell’1,19% e il Dow Jones dello 0,72%.
  • Mercati globali: Le borse asiatiche e europee hanno registrato ribassi, con il Nikkei di Tokyo in calo del 2,27% e l’Hang Seng di Hong Kong del 2,29%.
  • Mercati obbligazionari: I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi sono aumentati leggermente, riflettendo preoccupazioni per la sostenibilità fiscale.

📉 Declassamento di Moody’s (2025)

Nel maggio 2025, Moody’s ha declassato il rating degli Stati Uniti da Aaa a Aa1, citando l’aumento del debito pubblico e l’assenza di riforme fiscali sostenibili.

  • Mercati azionari: Nonostante il declassamento, i principali indici statunitensi hanno mostrato resilienza, con il Dow Jones in aumento del 3,4%, l’S&P 500 del 5,3% e il Nasdaq del 7,15% nella settimana successiva, sostenuti dall’ottimismo per l’intelligenza artificiale e l’allentamento delle tensioni commerciali.
    Mercati obbligazionari: I rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni sono aumentati, avvicinandosi al 4,25%, indicando preoccupazioni per le esigenze di finanziamento del governo.

📊 Confronto degli Impatti sui Mercati

AnnoAgenziaDeclassamentoImpatto sui Mercati
2011S&PAAA → AA+Forti cali azionari globali; aumento domanda per titoli del Tesoro
2023FitchAAA → AA+Calo moderato degli indici azionari; lieve aumento dei rendimenti obbligazionari
2025Moody’sAaa → Aa1Mercati azionari resilienti; aumento dei rendimenti a 10 anni

🧭 Conclusione

I declassamenti del rating del debito statunitense hanno avuto impatti variabili sui mercati finanziari, influenzati dal contesto economico e dalla percezione degli investitori. Mentre il declassamento del 2011 ha scatenato forti turbolenze, quelli successivi hanno avuto effetti più contenuti, suggerendo una maggiore capacità dei mercati di assorbire tali notizie nel tempo.

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