Salve a tutti,

Il 24 gennaio 2025, il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha annunciato il lancio di un’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) volontaria totalitaria su tutte le azioni ordinarie di Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. L’operazione mira a creare un nuovo campione nazionale nel settore bancario italiano, combinando le competenze distintive di entrambe le istituzioni.

Dettagli dell’Offerta

• Rapporto di Scambio: Per ogni 10 azioni Mediobanca portate in adesione, MPS offre 23 nuove azioni proprie. Questo rapporto implica una valorizzazione di 15,992 euro per ciascuna azione Mediobanca, con un premio del 5,03% rispetto al prezzo di chiusura del 23 gennaio 2025.
• Valutazione Complessiva: L’OPS valuta Mediobanca circa 13,3 miliardi di euro.

Obiettivi Strategici

L’aggregazione tra MPS e Mediobanca è progettata per:

• Creazione di un Leader Bancario: Posizionare il nuovo gruppo al terzo posto nel panorama bancario italiano, con una forte complementarità di prodotti e servizi.
• Diversificazione del Business: Combinare le competenze di MPS nel Retail e Commercial Banking con quelle di Mediobanca nel Wealth Management, Corporate & Investment Banking e Consumer Finance.
• Sinergie Industriali: Generare sinergie pre-tasse stimate in circa 700 milioni di euro all’anno, derivanti principalmente dall’ottimizzazione delle strutture operative e dall’integrazione delle piattaforme tecnologiche.
• Efficienza Fiscale: Accelerare l’utilizzo delle Deferred Tax Assets (DTA) di MPS, iscrivendo a bilancio ulteriori 1,3 miliardi di euro di DTA attualmente fuori bilancio, per un totale di 2,9 miliardi di euro. Questo genererà un beneficio di capitale di circa 500 milioni di euro all’anno per sei anni.

Implicazioni per gli Azionisti

L’OPS è finalizzata all’acquisizione dell’intero capitale sociale di Mediobanca, con l’obiettivo di procedere al delisting delle azioni Mediobanca da Euronext Milan. Si prevede che tale operazione favorisca gli obiettivi di integrazione, creazione di sinergie e crescita tra le due entità.

Reazioni del Mercato e delle Parti Coinvolte

Dopo l’annuncio, le azioni di Mediobanca hanno registrato un incremento del 7,7%, chiudendo a 16,47 euro, mentre quelle di MPS hanno subito una flessione del 6,9%, attestandosi a 6,49 euro.

Secondo fonti finanziarie, l’operazione non è stata concordata con i vertici di Mediobanca, che potrebbero considerarla ostile. Il Consiglio di Amministrazione di Mediobanca si riunirà nei prossimi giorni per valutare l’offerta e definire le strategie di risposta.

Considerazioni Finali

L’OPS lanciata da MPS su Mediobanca rappresenta una mossa strategica significativa nel panorama bancario italiano, con l’obiettivo di creare un gruppo bancario integrato e diversificato, capace di competere ai massimi livelli nel mercato nazionale e internazionale. L’esito dell’operazione dipenderà dalle valutazioni degli azionisti di Mediobanca e dalle eventuali contromosse che il management di Piazzetta Cuccia deciderà di intraprendere.

L’idea che l’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) lanciata da MPS verso Mediobanca possa essere interpretata come una mossa strategica volta a creare confusione o disturbo nel risiko bancario italiano è plausibile, soprattutto alla luce delle dinamiche tipiche del settore e dei potenziali interessi in gioco. Analizziamo i punti chiave che potrebbero supportare questa ipotesi:

1. Una mossa “ostile” senza previo accordo

Il fatto che l’offerta non sia stata concordata con i vertici di Mediobanca potrebbe essere indicativo di un tentativo di “disturbo”. L’assenza di un dialogo preliminare e la natura non amichevole dell’offerta potrebbero creare incertezza all’interno di Mediobanca e nei suoi rapporti con i principali azionisti. Questo tipo di strategia è comune quando un attore vuole destabilizzare un concorrente o influenzare altri soggetti nel settore.

2. Obiettivo politico o strategico nel panorama bancario

Mediobanca è una figura centrale nel risiko bancario italiano grazie alla sua posizione di rilievo nei settori del wealth management e del corporate banking, oltre al suo peso come azionista di riferimento di Generali. Un’offerta pubblica di scambio come quella di MPS potrebbe avere l’obiettivo implicito di:

• Riorientare i piani strategici di Mediobanca, costringendola a difendersi da un’acquisizione non desiderata.
• Aumentare l’influenza politica di MPS (e, indirettamente, dello Stato italiano, suo principale azionista) sulle decisioni strategiche di Mediobanca e su Generali.

3. Tempistica e destabilizzazione del mercato

L’operazione arriva in un momento cruciale per il settore bancario italiano, in cui sono in corso consolidamenti e ristrutturazioni. Il rischio che questa OPS introduca ulteriore volatilità nel mercato e metta pressione su altri potenziali attori del risiko è concreto. Potrebbe spingere altri istituti, come UniCredit o Intesa Sanpaolo, a prendere posizione o ad accelerare le proprie mosse per rafforzarsi.

4. Difficoltà strutturali di MPS

Un altro elemento da considerare è che MPS, nonostante il recente risanamento e l’intervento dello Stato, non dispone della stessa solidità patrimoniale e reputazionale di Mediobanca. Ciò potrebbe suggerire che l’offerta non abbia una reale intenzione di successo, ma miri piuttosto a generare incertezza tra gli azionisti di Mediobanca o a rallentare i suoi piani strategici.

5. Pressioni su Mediobanca

Un’altra possibilità è che MPS, con il supporto implicito del suo azionista principale (lo Stato), voglia esercitare pressioni su Mediobanca per spingerla a:

• Modificare la sua strategia di crescita.
• Rendere il proprio capitale più vulnerabile a interventi esterni.
• Favorire cambiamenti nella governance o nella struttura azionaria.

Conclusione

Non si può escludere che questa OPS abbia finalità diverse da quelle dichiarate ufficialmente. Se da un lato si tratta di una mossa che, sulla carta, mira a creare un nuovo campione nazionale, dall’altro la sua struttura e la modalità di esecuzione potrebbero far pensare a un tentativo di disturbo o a una strategia per influenzare dinamiche più ampie nel risiko bancario. In ogni caso, sarà cruciale osservare le reazioni degli azionisti e delle autorità di vigilanza per capire se questa operazione abbia un obiettivo concreto o sia semplicemente una mossa tattica.

Le probabilità che Mediobanca accetti l’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) lanciata da MPS appaiono piuttosto basse, considerando diversi fattori strutturali, strategici e di contesto. Di seguito, analizziamo i principali elementi che potrebbero influenzare la decisione:

1. Valutazione Economica dell’Offerta

• Premio offerto: L’OPS include un premio modesto (circa il 5%) rispetto al prezzo di mercato di Mediobanca. Questo potrebbe non essere sufficiente per convincere gli azionisti, soprattutto considerando il valore strategico di Mediobanca e le sue prospettive di crescita autonome.
• Solidità di MPS: Gli azionisti di Mediobanca potrebbero percepire l’offerta in azioni MPS come meno attraente, data la storia recente di difficoltà finanziarie di MPS, nonostante gli interventi di risanamento. L’eventuale integrazione potrebbe essere considerata rischiosa.

2. Posizione degli Azionisti di Mediobanca

• Del Vecchio (Delfin): Delfin, con una quota rilevante di Mediobanca, ha sempre dimostrato interesse per la crescita autonoma della banca, promuovendo strategie a lungo termine. È improbabile che accetti un’offerta percepita come penalizzante.
• Altri azionisti istituzionali: Mediobanca ha una base azionaria composta da investitori istituzionali che valorizzano la stabilità e la redditività dell’istituto. L’incertezza di un’operazione con MPS potrebbe spingerli a respingere l’offerta.
• Generali: Mediobanca è il principale azionista di Generali, un elemento di forte valore strategico. Gli azionisti potrebbero temere che l’OPS comprometta il controllo su Generali e, di conseguenza, opporsi all’operazione.

3. Governance e Strategia di Mediobanca

• Leadership forte: La dirigenza di Mediobanca ha dimostrato di avere una visione chiara e di perseguire una strategia di crescita solida, specialmente nel wealth management e nell’investment banking. Accettare l’OPS significherebbe rinunciare alla propria indipendenza strategica.
• Offerta percepita come ostile: L’assenza di un accordo preliminare tra i vertici di MPS e Mediobanca è un ulteriore segnale che l’offerta potrebbe essere respinta in quanto “non amichevole”.

4. Implicazioni Strategiche dell’Integrazione

• Sinergie limitate: Sebbene l’offerta enfatizzi le sinergie derivanti dall’integrazione, i business model delle due banche sono solo parzialmente complementari. Gli azionisti di Mediobanca potrebbero non vedere un reale valore aggiunto dall’operazione.
• Impatto sulle attività di Mediobanca: L’integrazione con MPS, un istituto con una base retail e una struttura operativa ancora in fase di consolidamento, potrebbe rappresentare un rischio per Mediobanca, che si posiziona come leader in segmenti premium e corporate.

5. Contesto Regolamentare e Politico

• Reazione delle Autorità: La Banca d’Italia e la BCE potrebbero avere dubbi sulla sostenibilità di un’operazione di questa portata, considerando le differenze strutturali tra le due banche.
• Influenza statale: Il coinvolgimento dello Stato italiano, principale azionista di MPS, potrebbe generare preoccupazioni tra gli azionisti di Mediobanca, che potrebbero percepire l’operazione come un’iniziativa politica piuttosto che strettamente finanziaria.

Conclusione: Probabilità di Accettazione

Tenendo conto di tutti i fattori sopra elencati, le probabilità che Mediobanca accetti l’offerta di MPS sono molto basse, probabilmente inferiori al 20%. Gli azionisti e i vertici di Mediobanca hanno incentivi significativi per respingere l’offerta, a meno che non venga significativamente migliorata (ad esempio con un premio più alto o una struttura dell’offerta più convincente). Inoltre, la percezione dell’operazione come “ostile” e il contesto politico e finanziario non giocano a favore di MPS.

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