Vivi al Sud? Non piaci alla tua banca!
Salve a tutti,
soprattutto ai cittadini di Trento che possono dire che i loro soldi contanti, sudati e depositati in filiale valgono molto di più degli stessi soldi guadagnati all’ombra del Vesuvio, o in altre aree del Centro-Sud, in alcuni casi addirittura tre volte tanto: gli interessi corrisposti ai correntisti variano infatti in maniera oscena da regione a regione e l’articolo del Sole24Ore di oggi parla di gabbie, richiamando le gabbie salariali che più volte la politica nostrana nei decenni scorsi paventò per tentare di calmierare alcuni eccessi inflazionistici.
Ma perché se deposito i miei danari a Napoli ricevo un interesse nettamente inferiore al correntista che li deposita a Trento? L’assunto morale è che gli istituti bancari ormai svolgono qualsiasi funzione tranne quella per la quale sono nati, ossia fare credito, e se possono grattare via un pò dei nostri soldi sono felici di farlo, soprattutto nel silenzio generale: ricordate la simpatica pratica dell’anatocismo?
Ma torniamo a noi, ecco l’articolo summenzionato:
Abbiamo evidenziato la risposta “ipotetica” della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani): “sarà per effetto del rischio o della “bontà” di chi deposita“…
Invitiamo il segretario della Fabi dott. Leonardo Maria Sileoni a spiegarci quale sia il rischio per una banca che già detiene i soldi del correntista, in merito all’espressione “bontà di chi deposita” invece ci piacerebbe sapere specificatamente cosa si intende.
E’ ovvio che formalmente queste “pratiche” possano essere decise e legalmente messe in atto quando vi è un contratto tra due privati come è il contratto di conto corrente, ma ci pare altrettanto ovvio che si tratti di una disparità immotivata.
Un famoso spot recitava come un tormentone “la mia banca è differente”: vero, se vivi in Meridione probabilmente è peggiore…
Alla prossima.
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