2024 anno bisesto, anno funesto…anche in Borsa?
Salve a tutti,
si è aperto il nuovo anno anche sui mercati finanziari e già si parla di una possibile debacle delle Borse a causa dell’anno bisestile: fortuna, sfortuna, ricorrenze, scongiuri e amuleti, una sequela di parole che ci sembra assurdo accostare a finanza, economia e Borsa, eppure non pochi analisti fanno i conti e sfogliano almanacchi per convincerci che il 2024 secondo tradizione, porterà anche sui mercati una sorta di negatività.
Ma la verità è un’altra, tendiamo istintivamente a ricordare gli ultimi avvenimenti e la memoria ci fa invece difetto quando dobbiamo tornare molto indietro nel tempo: il precedente anno bisestile (2020) ha visto purtroppo il Covid farla da protagonista, così come ricordiamo il crack Lehman Brothers del 2008, ma se andiamo ancora più indietro dobbiamo onestamente ricordare che la tragedia delle Torri Gemelle risale al 2001 (anno non bisestile), o che il bisestile 2012 (lo associammo anche al calendario Maya, ricordate?) vide invece l’indice SP500 chiudere in verde, o se addirittura torniamo a inizio del secolo scorso, la celebre crisi del ’29 fu per l’appunto in un anno non bisestile e l’anno precedente (il 1928, lui si bisestile) il Dow Jones guadagnò circa il 50%
E allora possiamo associare l’analisi tecnica al buonsenso e alle informazioni di carattere macro, cominciando col dire che nel 2023 le principali Borse hanno guadagnato oltre il 25% e che il Dax e Wall Street hanno segnato nuovi massimi storici, sarà un anno importante per le elezioni presidenziali in America e anche in questo caso non è saggio lasciarci abbindolare da quanti dicono che la Borsa usa preferisce un repubblicano o un democratico: abbiamo avuto massimi storici prima con Trump e recentemente con Biden.
Saranno pochi ma importanti i driver per il nuovo anno, oltre ai non prevedibili sviluppi dell’intelligenza artificiale, noi terremo d’occhio i dati inflazionistici in quanto non siamo convinti che sia definitivamente sconfitta e una nuova fiammata, visti i dati del lavoro in Usa, ci sembra possibile, quantomeno oltreoceano.
In Europa la situazione economica della Germania tecnicamente in recessione non ha fermato il Dax che si è spinto sui 17.000 punti, nuovi eventuali migliori dati tedeschi potrebbero, come spesso accade allentare l’azione della Bce di sostegno, paradossalmente uno dei motti più validi è che “in borsa le cattive notizie sono buone notizie“, quindi se arrivassero buone notizie….
Morale della favola: lasciamo gli oroscopi agli ignoranti che credono siano una scienza, forse confondendoli con astronomia o altro, affidiamoci all’analisi tecnica per lo studio dei prezzi e per fare trading, come operiamo da anni, a tal proposito vi invitiamo alla visione dell’analisi dei più importanti titoli di Wall Street e di alcuni asset primari come Euro-Dollaro, l’oro, il petrolio e altro:
Buon anno.





